#Senzabarriere: a column without borders

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della Dott.ssa MARTA MOGLIE

English version:

“Disability need not be an obstacle to success”.

Let’s start with the famous words of the theoretical physicist, cosmologist and author Stephen
Hawking: a man who was diagnosed with amyotrophic lateral sclerosis (ALS, for short) and was
gradually paralyzed, but, despite his diagnosis, also reached an enormous success fighting against
the barriers of disability.

The word disability is so heavy. And it includes lots of different definitions. But not one of them is
positive or at least has a positive implication. Disability makes us think about inability, about a loss
of capacities, about something which is broken, destroyed, inadequate, unable of being successful.
When the word disability enters into a family the impact can be enormous. It may need re-organize life, routines, approaches,
resources, and the psychological asset. But there is also another approach to this new, and
obviously more difficult life. Families with a person with special needs or
conditions, report they have become closer, more accepting of life and of others, discover new
friends. So we can say positive aspects exist! The fact is that they are generally hidden behind a
status of mind that has always connected disability to unacceptance, to be left alone, and,
eventually, to shame.

The aim of this column is that: raising awareness about disability, spreading consciousness
and also talking about real aspects of life which often include success, reached goals, acceptance
and eventually, happiness. And all these goals can be achieved only struggling against the barriers
which are commonly part of our life. Language barriers can be broken with translation, but the
barriers of our minds can be overcome only by opening our hearts and understanding that diversity
is not inability.

Versione italiana:

“La disabilità non deve più essere considerata un ostacolo al successo”.
Iniziamo con la celebre frase pronunciata dal noto fisico, cosmologo ed autore Stephen Hawking:
un uomo che, nonostante una diagnosi di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) che lo ha lentamente
condotto alla paralisi, raggiunse anche un enorme successo combattendo costantemente contro le
barriere della disabilità.

La parola disabilità è qualcosa di così pesante. Comprende tante sfumature differenti delle quali
però nessuna ha una connotazione neanche lontanamente positiva. Disabilità ci fa pensare ad
inabilità, a mancanza di capacità, a qualcosa di irrimediabilmente rotto, distrutto, inadeguato e
incapace di raggiungere il successo. Quando la disabilità entra a far parte di una famiglia l’impatto
è talmente grande da necessitare una completa riorganizzazione di routine, approcci, budget ed
assetto psicologico. Ma è anche vero che tante famiglie di persone con bisogni speciali riferiscono
di aver sperimentato così tanti lati positivi da poterla considerare una benedizione: maggiore
capacità di accettazione, nuovi legami, nuove amicizie. Tutto ciò porta quindi a pensare che un lato

positivo esiste. Ma è necessario esulare dalla convinzione che da sempre connette la disabilità con
la non accettazione, con l’essere lasciati soli e, ancor peggio, con la vergogna.
Veniamo dunque allo scopo di questa rubrica: acquisire maggiore consapevolezza e discutere di
aspetti di vita reale, vissuta, di successi personali, traguardi raggiunti, accettazione e, finalmente,
felicità. Sono tutti obiettivi raggiungibili solo cercando di abbattere le barriere che fanno parte delle nostre
vite. Le barriere linguistiche si distruggono grazie alla traduzione, ma quelle della mente si
demoliscono comprendendo che differenza non è sinonimo di inabilità.

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