I RISULTATI DEL NUOVO REPORT ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Dottor Giorgio Rossi (Oncologo)
Nei giorni scorsi sono apparsi numerosi articoli di stampa riguardanti un’ulteriore comunicazione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sui risultati delle indagini condotte sulla Terra dei Fuochi.
L’ISS precisa che questo ultimo report ribadisce quanto già reso noto nel maggio 2014 e pubblicato sul sito dell’Istituto come Rapporto Istisan 15/27 nel settembre 2015 ( di cui abbiano già parlato su questa rubrica). Lo studio è stato voluto dal Ministero della Salute per mettere in opera strategie di prevenzione adeguate, in attuazione di uno specifico articolo della legge 6 del 6 febbraio 2014 relativa alla Terra dei Fuochi.
I dati utilizzati come indicatori si riferiscono ai ricoveri ospedalieri e alla mortalità per tumori in 55 comuni delle provincie di Napoli e Caserta. In 17 di questi, serviti dal Registro Tumori dell’ASL Napoli 3 Sud, è stata anche studiata l’incidenza delle malattie oncologiche.
I principali risultati dello studio possono essere così sintetizzati :
l’area della terra dei Fuochi compresa nella Provincia di Napoli mostra negli uomini un’incidenza dei tumori superiore del 11% a quella della popolazione di riferimento e una mortalità superiore anch’essa del 11%. Nelle donne, i corrispondenti dati, sono risultati superiori rispettivamente del 9% e del 7%.
Nella Provincia di Caserta per quanto riguarda la mortalità l’eccesso è del 9% fra gli uomini e del 4% fra le donne
In entrambe le Provincie, per tutti e tre gli indicatori utilizzati, gli eccessi sono dovuti essenzialmente ai tumori dello stomaco, fegato, polmone e vescica, in entrambi i generi, e della mammella fra le donne.
Ciò che in questo ultimo report del ISS è stato particolarmente enfatizzato riguarda lo stato di salute dei bambini nella consapevolezza del fatto che sono particolarmente vulnerabili rispetto all’inquinamento ambientale.
Le analisi condotte mostrano che il profilo di salute dei bambini presenta alcune criticità nel primo anno di vita con un aumento di incidenza e di numero di ricoveri per leucemie e tumori del Sistema Nervoso Centrale (SNC).
Per questa ultima patologia l’eccesso prosegue anche in età pediatrica e adolescenziale.
Secondo gli esperti del ISS è assolutamente necessario incrementare le indagini analitiche di approfondimento epidemiologico volte ad identificare le cause specifiche che hanno contribuito a determinare gli eccessi evidenziati.
Infatti, mentre l’associazione tra disturbi respiratori nell’infanzia e l’inquinamento atmosferico è ampiamente documentata, è al momento difficoltoso individuare i fattori ambientali specificatamente associati all’insorgenza dei tumori infantili.
Ciò è dovuto in parte al fatto che le esposizioni rilevanti possono riguardare il genitore, il bambino nel grembo materno, o il bambino dopo la nascita e inoltre, specie i tumori infantili, possono essere il risultato di una combinazione di cause genetiche e ambientali.
Questi fattori, insieme alla rarità delle neoplasie infantili, sono all’origine della scarsità delle evidenze disponibili sugli effetti dell’esposizione ai bassi livelli di cancerogeni ambientali e in genere alle miscele di inquinanti cancerogeni presenti nell’ambiente compresi i contaminanti tossici collegati al ciclo dei rifiuti.
Un altro aspetto rilevante per l’area della Terra dei Fuochi in relazione alla salute infantile riguarda la deprivazione socioeconomica; infatti, in base ad un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, diffuso nel 2010, i bambini che vivono in condizioni sociali avverse presentano esposizioni multiple e cumulative, sono più suscettibili ad una ampia varietà di sostanze tossiche ambientali e spesso non hanno accesso a un’assistenza sanitaria di qualità per ridurre gli effetti tossici di rischio ambientali.