DOPO LA PROTESTA RISCHIANO MULTA
ANCONA – di Giampaolo Milzi –
Oltre alla danno di respirare porcherie un po’ tutto l’anno, anche la beffa di dover – se non andrà a buon fine il loro ricorso – pagare una multa di circa 170 euro. Tanto amaro in bocca
e sdegno per i componenti dell’associazione “Torrette Stop al Degrado” per l’epilogo con giallo (poi svelato) di manifesti, teli e striscioni di protesta esposti contro la piaga dell’inquinamento da traffico veicolare nel loro quartiere di Ancona. Sotto accusa il consigliere comunale del Pd Tommaso Fagioli. “E’ stato lui a presentare la segnalazione ai vigili urbani per chiedere la rimozione dei materiali ritenuti abusivi”, ha chiarito la collega dell’M5S, Daniela Diomedi, dopo aver di persona verificato gli atti in possesso della polizia municipale.
I fatti. Il 17 marzo scorso, circa 330 persone aderenti all’iniziativa anti-smog dell’associazione avevano affisso cartelloni (tipo pubblicitari) su alcuni pali della luce e striscioni fatti anche con lenzuola nelle recinzioni di loro giardini e cortili privati principalmente all’incrocio tra le vie Esino e Conca, da anni e anni invaso dai gas di scarico di tir e camion. La manifestazione espositivo-contestaria avrebbe dovuto durare un mese, ma è stata interrotta il 21 marzo dai vigili i quali, ricevuta il giorno prima la “dritta” del consigliere Fagioli, avevano rimosso cartelli, teli e striscioni in quanto posizionati in modo da disturbare la pubblica viabilità. La faccenda, sebbene approdata in Consiglio comunale grazie a un’interrogazione del consigliere Daniele Berardinelli (Forza Italia), non era stata del tutto chiarita. Il capogruppo Pd Loredana Pistelli aveva garantito: i consiglieri Pd, interrogati uno per uno, Fagioli compreso, avevano detto di non aver presentato la segnalazione volta a reprimere la protesta. Ma tant’è, gli atti della municipale relativi alla mattina del 20 marzo parlano chiaro: “Il consigliere Fagioli segnala la presenza di striscioni da verificare…”. Lui, Fagioli, dopo aver negato anche su Facebook, continua a negare. Stefania Daiprà, portavoce di “Torrette Stop al Degrado”: “Per i cartelloni pubblicitari avevano pagato regolarmente l’affissione, i vigili si sarebbero potuti limitare ad avvertirci che erano stati posizionati male, comunque valutiamo di presentare un ricorso contro la multa. Per gli striscioni, beh, da sempre vengono usati nelle proteste… Per noi resta un’amarissima considerazione: un consigliere comunale, Fagioli, che dovrebbe essere, visto il suo ruolo, particolarmente sensibile alle giuste rivendicazioni dei cittadini, ha di fatto invece pensato di colpirli con la sua segnalazione”.
(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)