LA STANZA DELL’ISOLA CHE NON C’E’ ANCONA – di Alessandra Milzi – “Seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino, poi la strada la trovi da te, porta alla… Stanza dell’isola che non c’è”.
Parafrasando il testo della nota canzone di Edoardo Bennato, “L’isola che non c’è”, appunto, vogliamo consigliarvi la lettura del libro di Eva Simonetti, dolcissima e bella 17enne jesina. Nell’autunno di due anni fa questa ragazza è stata ricoverata per un mese e operata due volte al cuore nel reparto di cardiologia e cardiochirurgia congenita e pediatrica dell’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona. Oggi, studentessa al terzo anno del liceo scientifico, ha deciso di raccontarci la sua toccante storia, intitolandola “La stanza dell’isola che non c’è”.
Il libro è edito da “Un battito di ali”, associazione onlus impegnata dal 2013 nel sostenere i bambini cardiopatici e l’attività svolta nel reparto sopra citato diretto dal dott. Marco Pozzi, luminare mondiale della cardiologia e cardiochirurgia. Si tratta di un commovente racconto di vita, di coraggio e di grande ottimismo, che può accendere la speranza e la fiducia nel futuro in tanti bambini e famiglie impauriti dal difficile percorso imposto dalla malattia cardiaca. Eva ci porta la testimonianza del prezioso lavoro, sia dal punto di vista medico che umano, che si svolge nel reparto, e di quanto sia stato importante per lei il benessere mentale che vi si respira. Tanto che, con gli occhi sognanti, tipici di una adolescenza per fortuna non rubatale dalla sofferenza della malattia – nel corso delle conferenza stampa del 9 giugno scorso al Palazzo Raffaello sede della Regione Marche – ci ha confessato che da grande le piacerebbe fare il medico. “Aiutare la gente come tanti bravi medici incontrati in reparto hanno fatto con me è una cosa davvero grande”, ha aggiunto col suo luminoso sorriso. Nel suo libro Eva Simonetti ci fa “vedere l’altra faccia della luna, il punto di vista dei pazienti, – ha sottolineato la presidente della onlus, Loretta Mozzoni – raccontandoci i giorni in ospedale come momentanea sospensione del corso della propria vita in un luogo che non c’è, nella stanza dell’isola che non c’è, in un tempo che non è più quello ordinario delle ore e dei minuti, in una dimensione privatissima che prima è di perdita e poi di riappropriazione di se stessa”.
Ora Eva sta bene e con un atto di grande solidarietà ha donato all’associazione “Un battito di ali” i diritti di autore del suo libro, impreziosito dalle illustrazioni dell’artista Andrea Agostini.
Il libro si può acquistare con donazione libera a partire da euro 10 sulla pagina Facebook “un battito di ali onlus”, sul sto web www.unbattitodiali.it o telefonando ai numeri 0731/080393, 334/9658111. Per donazioni in genere con bonifico bancario a favore dell’associazione “Un battito di ali” codice Iban IT32G0530821296000000003218