Universitari e Conerobus, resiste il confronto

GULLIVER CHIEDE SERVIZI MIGLIORI

ANCONA – di Giampaolo Milzi –

unknownNon ha certo ingranato la quarta, ma si muove in direzione un po’ positiva il tavolo su cui da molto tempo sono presenti le problematiche relative a studenti universitari e mobilità pubblica ad Ancona. I vertici di Conerobus si stanno dando da fare per raccogliere concretamente l’appello rilanciato dall’associazione culturale/lista di sinistra “Gulliver” della Politecnica delle Marche (Univpm): “Si continua a viaggiare su autobus sovraffollati, con orari non adeguati alle necessità degli studenti e tempi di percorrenza anche molto lunghi. Spesso si resta a piedi o si è costretti a percorrere estesi tratti di strada con le proprie gambe, in balia delle intemperie”, ribadisce Leonardo Archini, coordinatore della lista “Gulliver”. Va ricordato che gli studenti hanno incassato alcune misure innovative – ormai giunte al terzo anno di operatività – introdotte da Conerobus. Quali? L’attivazione di nuove corse feriali in percorsi strategici: per la linea 30, da piazza Ugo Bassi a Torrette, estese dalle ore 21,15 alle 1,45; per la 1/4 – che compie l’itinerario Tavernelle/Piano/stazione FS/ centro, capolinea viale della Vittoria – introdotte dalle 24,15 all’1,35. Questi i due esempi di una certa importanza. “Ma valutando la situazione generale, – aggiunge Archini – negli ultimi anni abbiamo subito un aumento dei costi e un peggioramento dei servizi”. Per accelerare verso un miglioramento generale, appunto, nel marzo scorso è stato aperto un tavolo di concertazione dove “Gulliver” e il Consiglio studentesco Univpm di cui fa parte si confrontano col rettore Sauro Longhi, il Comune e Conerobus. Archini: “Dovrebbe avere un carattere snello e produttivo, ma ancora non si è raggiunta una soluzione efficace per i disagi quotidiani degli studenti universitari”. Tanto che si è dovuto attendere il 29 settembre scorso (6 mesi da marzo) per la riconvocazione del tavolo (presenti il presidente di Conerbus Papaveri e un dirigente dell’azienda, il rettore, per il Comune gli assessori Marasca e Simonella, (rispettivamente alle Politiche giovanili e ai Trasporti). In quella occasione la rappresentanza studentesca aveva presentato un documento di richieste, e ci si era aggiornati alla fine di questo ottobre con la sincera promessa da parte di Conerubus: effettuare approfonditi studi e rilievi per valutare l’introduzione di miglioramenti per le linee 46 e 30.

In particolare Conerobus punta ad estendere fino alle 10,30 la frequenza delle corse per la 46, che collega piazza Cavour con Mode Dago e il Q3; passaggi dei bus che già due anni fa erano stati incrementati al ritmo di uno ogni 5 minuti dalle 7,40 alle 8,30. “Ma per il 46 vorremmo, in un futuro non troppo lontano, una estensione ulteriore durante la giornata delle corse, a Monte Dago c’è il frequentatissimo polo di Ingegneria, Agraria e Scienze e risulta molto difficile soprattutto il ritorno in centro, anche per il sovraffollamento dei mezzi”, sottolinea Archini. Il quale aggiunge che “resta poi da scogliere il nodo Torrette”. In che senso? “Il n° 30 per Torrette, dov’è il polo di Medicina, parte da piazza Ugo Bassi. Quindi molti studenti devono prima prendere un bus per quella piazza, poi quello per Torrette, con allungamento di tempi e disagi. Sarebbe bella una linea diretta da piazza Cavour. Ma Conerobus vuol dare priorità per implementare il 46”. E ancora: “Il 30 si ferma a Torrette Stazione, così come i bus extraurbani che partono da piazza Cavour. E l’altra linea per e da facoltà e ospedale non è abbastanza frequente, tant’è che molti ragazzi preferiscono farsela a piedi. Infine chiediamo un autobus che colleghi la stazione FS Ancona con Torrette, la domenica, anche dopo le 20,40, per gli studenti che tornano in treno”.

Fumata bianca vicina per la penalizzante mancata sincronia della tempistica per iscriversi a questo anno accademico e per acquistare l’abbonamento agevolato. E’ ancora in vigore infatti, ma si spera per poco, la disposizione di Univpm in base alla quale possono ottenere l’abbonamento agevolato solo gli studenti già in regola con prima la rata universitaria per il 2017-2018. Ma va considerato che la scadenza per pagare questa rata di 156 euro è fissata all’inizio di novembre. Quindi molti studenti, quelli che possono permetterselo, pagano la rata prima per ottenere al più presto l’abbonamento, sborsando complessivamente in una unica soluzione anche più di 300 euro (156 per l’università, 130-150 per l’abbonamento). Chi per problemi economici non può pagare subito la rata universitaria, è costretto così a rinunciare all’abbonamento per settimane, e ad acquistare i biglietti ordinari giornalieri oppure ad arrangiarsi in altro modo. La bella notizia è che il rettore ha promesso di consentire la possibilità di abbonarsi subito, basta mostrare a Conerobus le ricevute d’iscrizione all’anno accademico scorso.

Nessuna speranza invece per un abbonamento “davvero” agevolato per gli universitari. Resta invariato a 130euro per 9 mesi e 150 per 12. Archini: “Siamo ancora molto lontani da un’accessibilità per la fasce economicamente più deboli.

In molte città il costo è più basso, tra quelle più virtuose c’è Pavia, 13 euro per un abbonamento di un anno”.

Per ulteriori informazioni: tel. 392/4141591 (Archini)

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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