Universitari Marche, autunno caldo

MOBILITATI PER DIRITTO ALLO STUDIO

 di Giampaolo Milzi

img_5666ANCONA – L’avevano già inquadrato nel mirino l’Erdis, il nuovo ente regionale unico per il diritto allo studio, ancora prima che nascesse (con l’eliminazione dei quattro precedenti Ersu). Ed ora gli studenti “dichiarano guerra” ad Erdis e Regione tramite una mobilitazione di protesta progressiva e costruttiva perché, “come da noi previsto, per colpa anche e soprattutto del massimo ente locale, il 70% degli universitari marchigiani nella graduatoria di idoneità per ottenere la borsa di studio non ne riceve la parte monetaria, ma solo in parte quella dei servizi. – dichiara il coordinatore della lista di sinistra Gulliver all’Università Politecnica delle Marche/Univpm, Leonardo Archini – E i fondi stanziati dalla Regione per coprire le borse di studio, 3 milioni di euro per il 2018 e 3 milioni per il 2019 (dopo i 2,7 per quest’anno, ndr.) non sono sufficienti per tutti gli aventi diritto, come ammette lo stesso Erdis”. Erdis che ammette anche – ricordano gli studenti universitari – che servirebbe uno stanziamento suppletivo di 2 milioni di euro sia per l’anno prossimo, sia per il 2019.

Per la situazione al polo universitario di Ancona, sono circa 900 gli studenti che non riceveranno in quest’anno accademico le due rate in denaro della borsa (4.000 nelle Marche), un centinaio i posti letto in meno rispetto alle domande, posti in studentati “peraltro in condizioni precarie o fatiscenti”, afferma Archini. Il quale aggiunge: “C’è da segnalare che una parte degli studenti, quando fa la domanda per la borsa, evita di chiedere l’alloggio allo studentato perché in condizioni pessime”.

Proprio negli studentati di Ancona si è giorni fa concluso un ciclo di assemblee studentesche, coordinate da Gulliver-Sinistra universitaria, che ha dato il via alla mobilitazione. Questo dopo “l’esito fallimentare”, secondo i giovani, del tavolo tenutosi venerdì 20 ottobre tra l’assessore regionale al diritto allo studio, Loretta Bravi, il direttore dell’Erdis, Angelo Brincivalli, i presidenti dei consigli studenteschi delle università marchigiane e i rappresentanti degli studenti degli Afam (gli atenei di formazione artistico-musicale, cioè i Conservatori di Pesaro, Macerata e Fermo). “L’incontro non ha sortito gli effetti sperati, la Regione non si rende conto della gravità della situazione, né esiste una programmazione per l’incremento del fondo regionale che possa garantire il diritto allo studio. E al termine abbiamo presentato un documento congiunto sulle varie problematiche da risolvere”, ha sottolineato Archini di Gulliver. Nel documento – condiviso anche da Beatrice Bianconi, presidente della lista Officina Universitaria dell’ateneo di Macerata – si chiede, tra l’altro “che il diritto allo studio sia finanziato in base al fabbisogno reale e che sia favorita la partecipazione degli studenti ai processi decisionali dell’Erdis (gli studenti non sono rappresentati nell’ente, ndr.) per il diritto allo studio attraverso una modifica della legge regionale”.

Sulle problematiche da risolvere, va segnalato – oltre la carenza di borse di studio e di posti letto, e la parte contabile delle borse non erogata – che “libri di testo, materiale didattico, assistenza sanitaria, abbonamenti per i trasporti non vengono garantiti da Erdis, ma sono bensì a spese degli studenti”.

Restando in tema borse di studio-servizi, in pratica solo la mensa viene garantita gratis a tutti gli aventi diritto. Per i posti letto fanno eccezione gli atenei di Urbino e Camerino, con copertura per tutti gli idonei in graduatoria. Di più, Archini: “Chi anche ad Ancona resta escluso riceve un contributo per l’affitto, ma solo dopo aver presentato un contratto di locazione, sostenendo quindi con le proprie finanze le spese iniziali”. Secondo una nota diramata da Gulliver, “questa situazione di deficit nei servizi rappresenta un ostacolo al raggiungimento dei gradi più alti dell’istruzione da parte dei capaci e meritevoli ma privi di mezzi. In particolare, coloro ai quali viene negata la parte contante della borsa, non possono affrontare le spese necessarie”. Gulliver e le rappresentanze studentesche delle altre università marchigiane si batteranno affinché venga riconvocato il tavolo di confronto in Regione già a novembre. Conclude Archini: “Abbiamo deciso di mobilitarci perché siamo stanchi di essere lasciati da parte da una Regione che dice di non poter investire nel nostro futuro e in quello delle Marche. Siamo stufi di sentirci abbandonati all’interno di studentati al limite della vivibilità e senza poter sostenere le spese essenziali. Molti di noi sono costretti ad abbandonare gli studi e sembra che dalle istituzioni questo non sia percepito come un problema”.

E la mobilitazione ad Ancona di Gulliver e Officina Universitaria ha già “colpito” con due presidi. La sera del 30 ottobre fuori della Mole Vanvitelliana, in occasione di un incontro a cui hanno partecipato il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli e l’assessore regionale al Diritto allo studio Loretta Bravi, alcuni studenti hanno consegnato una lettera al ministro a nome di un’assemblea che si stava svolgendo alla facoltà di Ingegneria. Il 17 novembre protesta con presidio sotto Palazzo Raffaello, per ottenere un incontro col presidente della Regione Luca Ceriscioli. I giovani sono stati ricevuti dal capo della sua segreteria, Fabio Sturani.

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back To Top