TASSI DI MORTALITA’ IN DIMINUZIONE PER I TUMORI CAUSATI DAL FUMO
del dottor Giorgio Rossi (Oncologo)
Un gruppo di ricerca internazionale coordinato dagli epidemiologi dell’Università degli Studi di Milano, in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Oncology, stima che i tassi di mortalità per tumore nell’Unione Europea per il 2017 diminuiranno più velocemente negli uomini rispetto alle donne.
Lo studio, sostenuto dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), prevede che rispetto al 2012 i tassi di mortalità per tumore negli uomini si ridurranno di circa l’8%, raggiungendo un tasso di 132 per 100.000 residenti in Europa nel 2017, mentre nelle donne il calo sarà di circa il 4% raggiungendo un tasso di 84,5 per 100.000.
I ricercatori affermano che le diminuzioni dei tassi di mortalità sono minori nelle donne rispetto agli uomini essenzialmente per via dei diversi andamenti di mortalità del tumore del polmone e dei tumori fumo correlati fra i due sessi.
Infatti i tassi di mortalità per cancro al polmone nelle donne sono in continuo aumento rispetto al 2012; per quest’anno è previsto un aumento di circa il 5% per le donne raggiungendo un tasso di 14,5 per 100.000, mentre negli uomini il tasso di mortalità per il tumore del polmone diminuirà dell’11% attestandosi su un valore di 33 per 100.000.
Ciò riflette le abitudine legate al fumo che, negli ultimi decenni, sono simili nelle generazioni più giovani dei due sessi e conferma che il fumo è altrettanto dannoso per le donne quanto lo è per gli uomini.
Lo studio ha esaminato i tassi di mortalità tra i 28 stati membri dell’UE in totale e nei suoi sei maggiori paesi -Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito- per tutti i tumori, e, singolarmente, per stomaco, intestino, pancreas, polmone, prostata, mammella, utero (compresa cervice) e leucemie, per uomini e donne.
E’ il settimo anno consecutivo in cui questo gruppo di ricercatori pubblica queste previsioni e stima che i tassi di mortalità per tutti i tumori selezionati diminuiranno, con l’eccezione del cancro al pancreas e del cancro al polmone nelle donne.
Per il 2017 sono previsti un totale di 76.000 decessi negli uomini (10,3 per 100.000) e 43.800 donne (5,6 per 100.000) per tumore al pancreas. Mentre negli uomini il tasso di mortalità risulta stabile, nelle donne si prevede un aumento del 3,5%.
I ricercatori evidenziano che ci sono stati pochi progressi nella diagnosi, nel trattamento e nella prevenzione del tumore del pancreas e ora è la quarta causa di morte in entrambi i sessi.
Anche se il tabacco è il principale fattore di rischio per il tumore del pancreas, esso provoca solo il 15-20% circa dei tumori pancreatici. L’aumento della prevalenza di sovrappeso, obesità e diabete, soprattutto nel Nord Europa, può influenzare negativamente i tassi di mortalità del cancro del pancreas.
E’ un tumore , purtroppo, per il quale non ci sono stati gli stessi benefici che hanno consentito , a partire dal 1988, di evitare più di 4 milioni di decessi grazie ai progressi nella prevenzione, nella diagnosi e nel trattamento con farmaci nuovi e più mirati, con un miglior uso della chirurgia e della radioterapia.
Infine i ricercatori indicano anche quelli che dovranno essere gli obiettivi futuri per ridurre sempre più la mortalità per tumore: oltre a contenere l’uso del tabacco in generale e intraprendere un più efficace controllo del tabagismo nelle donne, oltre a ridurre l’uso dell’alcool ed evitare il sovrappeso, occorre ottimizzare lo screening dei tumori del colon-retto, lo screening e la terapia del tumore della mammella e la terapia delle leucemie e degli altri tumori curabili.
E soprattutto, ciò deve avvenire in tutta Europa, in quanto vi è ancora troppa variabilità nei tassi di mortalità tra i paesi, in particolare tra Europa orientale e occidentale.