20.04.2013 L’Istat ha reso noti Giovedì i dati riguardanti le abitudini del Paese in fatto di uso e abuso di Alcohol relativamente all’anno 2012 in occasione dell’Alcohol Prevention Day, XII edizione della campagna di prevenzione alcologica promossa da Istituto Superiore di Sanità, Osservatorio Nazionale Alcol- Cnesps, Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, WHO Collaborating Centre for Research and Health Promotion on Alchool and Alcohol-related Health Problems, in collaborazione con il Ministero della Salute, Società italiana di alcologia, Aicat ed Eurocare, tenutasi a Roma.
Sebbene negli ultimi 10 anni (2002-2010) il consumo quotidiano di alcol sia sceso del 24,6 %, il rapporto Istat fotografa un’Italia in cui, nel 2012, il 66,6% della popolazione con più di 14 anni ha consumato alcol almeno una volta. Questo dato, stabile rispetto al 2011 ma in enorme calo rispetto al 2002 (-70,2 %), rivela inoltre che sono sempre più coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (26, 9 % del 2012 contro 23,1% del 2002) e coloro che ne fanno uso occasionalmente (42,2% nel 2012 contro 35,8% del 2002). L’alcol si caratterizza dunque sempre più come un’esperienza “ricreativa” piuttosto che come il “tradizionale” bicchiere di vino a tavola: ne è esempio il dilagare degli Happy Hour.
Dal Report Istat 2012 emerge inoltre un mutamento del gusto degli Italiani: sempre meno coloro che bevono esclusivamente birra e vino, che restano comunque le bevande alcoliche più consumate, in aumento invece i consumatori di aperitivi alcolici, amari e superalcolici.
Sempre secondo l’Istat, seppure seguendo un trend discendente, sono ancora quasi 7 milioni e mezzo, prevalentemente uomini, le persone che assumono comportamenti alcolici rischiosi, quali consumo giornaliero non moderato(più di 2-3 unità alcoliche al giorno per l’uomo, 1- 2 per la donna e 1 per gli anziani durante i pasti), binge drinking, consumo di alcol da parte di adolescenti tra gli 11 e i 15 anni.
Dai dati raccolti emerge che gli over 65 bevono sempre di più, anche se principalmente vino durante i pasti, e che numerosi ragazzini tra gli 11 e i 15 anni si avvicinano all’alcol: l’Oms raccomanda la totale astensione dalle bevande alcoliche prima dei 15 anni.
I giovani tra i 18 e i 24 anni sono quelli più inclini al Binge Drinking, ovvero il consumare oltre 6 dosi di bevande alcoliche in un lasso di tempo ridotto, cosa che porta spesso alla totale ubriacatura: questo comportamento, sebbene in calo rispetto all’anno precedente, sembra essere particolarmente collegato ai momenti di socializzazione, come le uscite in discoteca e le feste. Nell’influenzare il consumo di alcol da parte dei giovani sembrano pesare le abitudini dei genitori: il loro esempio di moderazione piuttosto che di uso non moderato si riflette sui figli.
Geograficamente parlando, Bacco corrompe maggiormente gli abitanti del Centro Nord e si combina spesso con Tabacco: i più inclini all’alcol sarebbero anche fumatori o ex-fumatori.
Oltre ai problemi di salute che possono derivare dall’uso e dall’abuso di alcol, bisogna tener conto della sicurezza personale e altrui. Sono molti, e soprattutto giovani, coloro che si mettono alla guida dopo aver bevuto: come ricordato da Emanuele Scafato, esperto del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute durante l’Alcohol Prevention Day, gli incidenti stradali che si verificano principalmente il Venerdì e il Sabato sera e che sono dovuti all’associazione alcol-guida sono la prima causa di morte dei giovani.
Molte le campagne di prevenzione e le pubblicità lanciate per sensibilizzare i giovani a separare alcol e guida, un binomio troppo spesso causa di dolore e sofferenza.
All’Alcohol Prevention Day è stata presentata anche un’applicazione per smartphone, “Adrenalina Pura”, concepita all’interno della Campagna del Ministero della Salute “La vita è una anche se bevi”, che segue la scia di “Se Guidi non bere” lanciata anni fa: “Adrenalina Pura”è in grado di calcolare il tasso alcolemico nel sangue una volta che sono stati inseriti i dati relativi a sesso, peso, altezza e bevande consumate dalla persona. Rispondendo a dei quiz è inoltre possibile accedere a dei contenuti musicali, così da combinare divertimento e conoscenza degli effetti dell’alcool.
Michela Romagnoli