A PARTIRE DA SETTEMBRE IN TUTTE LE SCUOLE DELL’OBBLIGO
del dottor Giorgio Rossi
Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge che reintroduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola a partire da settembre.
Il Cdm ha approvato il provvedimento “ Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”; sono dieci i punti chiave del decreto :
- vengono dichiarate obbligatorie per legge, secondo le indicazioni del Calendario allegato al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale vigente ( età 0-16 anni ) e in riferimento alla coorte di appartenenza, le 12 (rispetto alle sole 4 già in vigore) vaccinazioni di seguito indicate : anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Hemophilus influenzae tipo B (batterio maggior responsabile di meningiti e polmoniti nei più piccoli), anti-meningogoccica B, anti-meningococcica C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.
- Tali vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.
- In caso di violazione dell’obbligo vaccinale ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e ai tutori è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 7.500. Le sanzioni vengono irrogate dalle Aziende Sanitarie.
- Anche nella scuola dell’obbligo, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla ASL competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. La mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall’art. 328 c.p.
- Il genitore o l’esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione è segnalato dalla ASL al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale.
- Non possono essere iscritti agli asili nido e alle scuole dell’infanzia, pubbliche e private, i minori che non abbiano fatto le vaccinazioni obbligatorie. In tal caso, il dirigente scolastico segnala, entro 5 giorni, alla Azienda Sanitaria competente il nominativo del bambino affinché si adempia all’obbligo vaccinale.
- Anche nella scuola dell’obbligo, i minori che non sono vaccinabili per ragioni di salute sono di norma inseriti dal dirigente scolastico in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati o non immunizzati.
- Se il bambino ha già avuto le patologie indicate deve farsi attestare tale circostanza dal medico curante che potrà anche disporre le analisi del sangue per accertare che abbia sviluppato gli anticorpi.
- A decorrere dal 1° giugno 2017 il Ministero della Salute avvia una campagna straordinaria di sensibilizzazione per la popolazione sull’importanza della vaccinazione per la tutela della salute. Nell’ambito della campagna, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuovono, dall’anno scolastico 2017/2018, iniziative di formazione del personale docente ed educativo e di educazione delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e in particolare delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori.
- Le misure del decreto entrano in vigore dal prossimo anno scolastico.
Il nuovo calendario vaccinale è, pertanto, così strutturato :
- a tre mesi si fa il vaccino esavalente: si tratta della prima di tre dosi contro la polio, la difterite, il tetano, la pertosse, l’epatite B e l’Hemophilus influnezae. La somministrazione è intramuscolo nella coscia o nella parte alta del braccio.
- A cinque mesi il secondo richiamo dell’esavalente.
- A undici mesi il terzo richiamo dell’esavalente.
- A 12/15 mesi si effettuano il vaccino contro rosolia, parotite e morbillo con una puntura sottocutanea nella parte alta del braccio e il vaccino contro il meningococco B e C intramuscolare nella coscia.
- A 5/6 anni si effettua il richiamo di tetano, difterite e pertosse oltre alla polio e a morbillo, rosolia e parotite.
- A 15/16 anni il richiamo per tetano, difterite e pertosse.
Il Decreto ha anche il merito di rendere il calendario vaccinale omogeneo su tutto il territorio nazionale e non più a macchia di leopardo in base alle normative delle singole Regioni.
Inoltre in fase parlamentare , molto probabilmente, si valuterà anche l’obbligo di vaccinarsi per gli operatori sanitari in quanto particolarmente esposti e, di conseguenza, potenziali diffusori di contagio.