CARACAS, 15 Aprile 2013 – Il Venezuela è in mano a Maduro. Il cinquantenne Nicolas Maduro, delfino di Chavez, è stato eletto nuovo Presidente del paese. Solo 235.000 voti a consegnargli la vittoria sul suo avversario politico, Enrique Capriles.

Colpisce ad ogni modo, la parità di consenso riscossa dai due deputati alla Presidenza, 50,66% per Maduro e 49,07% per Capriles. Un risultato che ha suscitato forti sospetti di broglio, anche a causa del ritardo di ore nell’annuncio da parte dell’authority elettorale. Perfino un membro della commissione, Vincente Diaz, ha parlato di irregolarità e chiesto un nuovo conteggio delle schede. Sebbene il voto in Venezuela sia elettronico, la Presidente del Consiglio elettorale ha affermato che il conteggio delle schede è prossimo al 99%, dunque non vi è certezza assoluta, sebbene il risultato sia ormai irreversibile.

La vittoria di Maduro non coglie impreparati i Venezuelani: la sua vittoria era già prevista dalla giorno della morte di Chavez. Tuttavia, ci si aspettava che l’ex autista di bus, fedelissimo del defunto Presidente, riscuotesse un consenso maggiore. Tuttavia, non è da sottovalutare il carisma del suo avversario liberale, Capriles: il giovane avvocato, avrebbe voluto costruire un paese sul modello del Brasile senza i retaggi populistici della politica personalista di Chavez. Inoltre, c’è da dire che Maduro è un uomo vissuto finora all’ombra della schiacciante personalità di Chavez, di cui egli stesso subiva il fascino.

Nicolas Maduro si è detto disponibile al ri-conteggio delle schede, così come chiesto dal partito di opposizione e previsto dalla legge venezuelana. Capriles, apparso in tv dopo la mezzanotte, ha annunciato che non riconoscerà la vittoria di Maduro finché tutte le schede non verranno ricontate una ad una. Ha inoltre aggiunto che durante la giornata elettorale i suoi hanno contato circa 3.000 irregolarità. Pertanto, dovrà attendersi ancora qualche ora prima di affermare con certezza chi guiderà il Venezuela nei prossimi anni.

CLARISSA MARACCI