PROGETTO “RE-ART!”, GRANDE ESORDIO
– ANCONA – di Samantha Nisi
“Cerchiamo proposte di alto livello per rendere decorose zone di Ancona ora in stato di abbandono, moderni affreschi finalizzati a coinvolgere l’individuo al fine di creare un ambiente bello nel vero senso della parola”. Una chimera artistica? No, è molto vicino l’obiettivo a cui puntano Matteo Bilei e l’associazione A20 di cui è portavoce grazie al concorso “Re-Art!”. Basta andare a “toccare con gli occhi” in via Sacripanti. Dove l’anconetano Raffaele Paolucci, uno dei tre vincitori, ha già realizzato il suo murale (con l’aiuto di Enrico Marinangeli), un’opera che sta lasciando sbalorditi e ammirati tanti cittadini. Insomma, il progetto di riqualificazione del territorio urbano sta felicemente prendendo vita e respiro grazie alle bombolette di vernice spray utilizzate dai giovani artisti marchigiani. Prossima tappa, la creazione di altre due opere, che verranno eseguite sul secondo muro individuato dal concorso, quello in piazzale Michelangelo. Le firmeranno il teramano Ivan Dimitri e l’anconetana Micol Mancini, l’altra coppia di graffitisti selezionata da A20, chiamata a rivalutare il “wall painting” come forma d’arte vera e propria, da non confondere con scarabocchi, tags e vari quanto purtroppo ancora diffusi atti di vandalismo grafico.
“Re-Art!”, il progetto-concorso per la “re-valorizzazione” di alcune zone “grige” e a rischio degrado di Ancona attraverso la “street art”, è stato lanciato nel marzo scorso. L’associazione giovanile anconetana A2O ha ideato il bando, col patrocinio dall’assessorato comunale alla Cultura, che ha messo a disposizione la murata di via Sacripanti (150 metri) e quella di piazzale Michelangelo (50 metri). Bilei ci confessa che al momento della selezione dei bozzetti ricevuti dai partecipanti alla selezione, quello dell’anconetano Raffaele Paolucci, in arte “Rapha El”, ha subito folgorato la giuria. Perché il “writer” è riuscito a fondere la “street-art” con la “pop storia” di Ancona, e la sua ricerca delle radici più profonde e nascoste della cittàha conquistato un consenso unanime. “Ho pensato che rappresentare solamente il Conero, il porto, il mare, fosse decisamente scontato e privo di tutto quello che serve per arrivare in modo più intrigante alle persone, c’era bisogno di molto altro”, ci ha spiegato “Rapha El” Paolucci. Il quale – tenendo conto anche dei 2400 anni della fondazione del capoluogo dorico – ha pensato di donare alla città i volti e le personalità popolari che le sono appartenuti, rendendoli indelebili, sui muri e nei cuori, con la vernice. Per un’Ancona “fatta di personaggi, non solo di monumenti”, ha detto ancora “Rapha El”. E ancora: “E’ stato davvero bello realizzare tutto questo, non mi sarei mai aspettato un successo così, magari lo speravo ma è andato oltre ogni mia aspettativa”.
Percorrendo con gli occhi questa “tela” di 150 metri di cemento, possiamo infatti riconoscere il “Barone” a cavallo del suo triciclo, con indosso i colori della squadra calcistica anconetana, o l’erculeo “Paccamele”, facchino del porto e pugile in grado di disintegrare una mela con sole due dita, il clochard “Umbertì” apprezzato per la sua bontà d’animo, che si aggirava per le strade elemosinando sigarette e sorrisi. E poi “Sbarcavapori”, il “portolotto” bisnonno proprio di “Rapha El”. Personaggi curiosi e affascinanti della vecchia Ancona che non c’è più. Che prendono vita nel muro affrescato insieme alle ginestre fiorite e ad eccellenze architettoniche. A fare da sfondo, come in un abbraccio, l’azzurra bellezza del gomito di Ankon-Ancona sul mare. “Siamo quello da cui veniamo”, recita argutamente la poesia presente in questa favolosa opera di wall painting.
L’ultimazione del progetto “Re-Art!”, iniziato ad agosto, è prevista entro la fine dell’anno. Ma è condizionata dall’erogazione da parte del Comune della seconda tranche di fondi promessi. Per aggiornarsi sulla tempistica relativa alla trasformazione in murales degli altri due bozzetti vincitori sulla murata di piazzale Michelangelo basta consultare la pagina Facebook “A2O -Altra Ancona Ora” o il sito dell’associazione www.a2o.it.
(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)