DOPO LA GUERRA FBI CONTRO APPLE SULLA PRIVACY NEGLI IPHONE
Di Dott.ssa Amii Caporaletti
Dal 31 Marzo u.s. tutti i possessori della nota applicazione di messaggistica istantanea “Whats app” hanno visto comparire sullo schermo del proprio smartphone la seguente dicitura: ” i messaggi che invii in questa chat e le chiamate sono ora protetti con la crittografia end – to – end. Tocca per maggiori informazioni”.
Molti di noi si sono chiesti cosa significasse questo messaggio riportato sia nelle chat in cui vi è un solo destinatario che nelle chat di gruppo, altri invece si sono limitati ad ignorarlo, quasi come se fosse lì per puro caso.
In realtà ciò che Whatsapp ha comunicato ad oltre un miliardo di utenti è che d’ora in poi le conversazioni saranno totalmente riservate come se fossero protette da una chiave in possesso dei soli partecipanti della chat
La crittografia end- to – end è un vero e proprio strumento introdotto dai creatori di whatsapp volto a tutelare a 360° la privacy degli utilizzatori dell’app.
Dopo il recente braccio di ferro avvenuto negli USA tra la Apple e l’FBI sull’opportunità di sbloccare e di accedere all’iphone del killer del San Bernardino, (protetto come tutta la tecnologia apple da sistemi di crittografia idonei ad assicurare una privacy inviolabile), si è acceso il dibattito sulla riservatezza delle conversazioni e dei contenuti inviati tramite il proprio smartphone. La polemica di matrice americana ha portato le più famose aziende di tecnologia e telecomunicazioni a rivedere i propri protocolli introducendo sistemi di sicurezza molto simili a quello introdotto e utilizzato dai creatori di whatsapp.
Whatsapp prende le mosse dalla polemica sulla riservatezza, schierandosi in maniera piuttosto decisa dalla parte della sicurezza e della garanzia della privacy.
Il sistema end to end porterà gli utenti di whatsapp a non temere che conversazioni, audio, documenti e video inviati tramite l’applicazione, possano finire nelle mani di malintenzionati e hacker. I contenuti delle chat da oggi in poi potranno essere accessibili solo ai diretti destinatari ( o singoli o nei gruppi in cui vengono inviati), e non sarà possibile accedervi in alcun modo.
La protezione totale assicurata da Whatsapp ha però non solo dei pro, ma anche tanti e numerosi contro.
Difatti, l’inviolabilità della riservatezza viene assicurata non solo a persone che vivono serenamente la propria quotidianità piena di buone intenzioni, ma anche da malviventi e attentatori, le cui conversazioni non saranno più facilmente accessibili come lo erano prima del 31 marzo.
Sarà dunque difficile se non impossibile anche per le forze dell’ordine poter decriptare le conversazioni ed evitare la commissione di molti crimini.
Viene dunque da chiedersi se sia questo il momento ed il modo migliore per introdurre sistemi in grado di favorire la protezione dei dati personali o se questo più che proteggere gli individui andrà a danneggiare la loro sicurezza.